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San Gallo.

Città (69.747 ab.) della Svizzera, capitale del cantone omonimo; situata nei pressi della sponda sud-occidentale del Lago di Costanza, in una valle al limite tra la fascia prealpina e l'altopiano settentrionale, è caratterizzata da un clima piuttosto rigido. • Econ. - Oltre che sull'agricoltura (cereali, frutta, viti) e sull'allevamento del bestiame, l'economia di S.G. si basa anche sui prodotti del locale lavoro artigianale e industriale di pizzi, merletti e nastri; altre industrie rilevanti sono quelle meccaniche (coltellerie, strumenti scientifici, macchinari), del vetro e dell'abbigliamento. • St. - Il centro abitato si sviluppò intorno a un monastero sorto per volontà di san Gallo, discepolo di san Colombano, all'inizio del VII sec.; già nel X sec., cinto di mura e sede di mercato, ebbe l'aspetto di una vera e propria città e cominciò a rivendicare la propria indipendenza nei confronti del dominio dell'abate. Se la prima carta di franchigia risale al 1291, tuttavia solo nei secc. XIV-XV scoppiò un vero e proprio conflitto fra città e monastero, costellato da numerosi episodi violenti. Benché nel 1457 fosse stata dichiarata ufficialmente l'indipendenza di S.G., quando l'abate manifestò l'intenzione di trasferire il monastero a Rorschach i cittadini insorsero nuovamente. Ne nacque così la celebre guerra di S.G., nella quale l'abate ebbe la meglio, pur essendo costretto a rinunciare al progetto che aveva causato lo scontro con la città. L'invasione francese del 1798 determinò la soppressione del principato e del monastero che, restaurati nel 1799, vennero definitivamente aboliti nel 1805 con una deliberazione del Consiglio cantonale; frattanto (1803) la città venne prescelta quale capoluogo del cantone omonimo. Risale al 1847 la fondazione dell'attuale monastero. • Arte - Nell'830 cominciarono i lavori per la costruzione, su una chiesa anteriore (720), di una nuova basilica. Restaurata nel 937 in seguito a un rovinoso incendio, l'edificio venne notevolmente modificato alla fine del periodo romanico e nel XV sec., fino alla totale riedificazione nel 1755-68 in tardo stile barocco; ulteriori restauri, per lo più pittorici, risalgono al XIX sec. Dell'edificio antico si conserva solo la cripta. Accanto alla basilica sorgeva una preziosa biblioteca, terminata nel 1758 e decorata dal 1758 al 1767, con pitture di Wannenmacher; la sua attuale sistemazione, come d'altronde quella della chiesa, si deve a P. Thumb. Nella biblioteca sono conservati 100.000 volumi a stampa (tra cui particolarmente preziosi i 1.700 incunaboli) e 2.000 manoscritti, risalenti ai secc. VIII-XI e in parte prodotti dallo scrittorio presente all'interno del monastero. Alla biblioteca, inoltre, furono collegati una rinomata scuola, in cui maestri come Moengallo, Ivo, Ratperto, Eccheardo coltivarono la storiografia (celebri furono i Casus Sancti Galli), una scuola musicale (come testimonia anche il ritrovamento di numerosi codici musicali), un centro di tradizione classica guidato, fra gli altri, anche da Noktero Balbulo e Noktero Labeone), una grande scuola di miniatura. A S.G., infine, hanno oggi sede numerosi musei, tra cui il Kunstmuseum (pittura dei secc. XIX-XX) e l'Historisches Museum (storia e arte della regione). ║ Cantone di S.G.: cantone (2.026 kmq; 444.891 ab.) della Svizzera, confinante con l'Austria, il Liechtenstein e il Lago di Costanza e abitato da popolazione di lingua tedesca e di religione cattolica (in prevalenza) e protestante. Il territorio è montuoso, soprattutto a Sud, ed è percorso dai fiumi Reno e Thur. Il clima rigido, di tipo continentale, mitigato solo nella valle del Reno e sulle rive del Lago di Costanza, non favorisce l'agricoltura; sono sviluppati, invece, l'allevamento e l'industria, quest'ultima soprattutto nel settore tessile, meccanico, chimico e dolciario (cioccolato). Molto frequentate le località turistiche e le stazioni di sport invernali.